Potrei

Parlo sempre pochino di te (ma in questo periodo parlo un po’ pochino di tutto), anche se di cose ce ne sarebbero da raccontare.

Potrei raccontare che da qualche tempo sei una fabbrica di paroline nuove, non sempre intelleggibili dagli estranei, ma comprensibilissime da chi ti sta quotidianamente attorno. Basta sentire una sola volta una parola nuova e tu la ripeti, e sì, anche quelle che sarebbe meglio non ripetessi!

Potrei raccontare di come mi mordi il naso quando giochiamo insieme, o mi fai le pernacchie sul collo, me anche ovunque (sei il campione mondiale di pernacchie, riesci a farle anche sul ginocchio, chissà come fai).

Potrei raccontare di quanto sei buffo quanto ti fai prendere dall’estro del fai-da-te, e indossati gli occhiali e l’elmetto di protezione ti accingi ad armarti di attrezzi (giocattolo) ed aggiustare casa. O rompere, dipende se cominci a prendere le cose a martellate.

Potrei raccontare della tua passione per lavarti i denti, consumando più acqua che per una doccia intera, e per la passione che hai anche nel lavare i miei, costringendomi quasi ogni mattina a cederti il manico dello spazzolino elettrico infilato nella mia bocca, per lasciarti il comando delle operazioni di pulizia.

Potrei raccontare della tua passione per il cibo, specialmente frutta e verdura, senza disdegnare dolci e stuzzichini, e il curioso rapporto amore-odio verso il gelato, che non ami perché è freddo ma ami perché è buono. Dai siamo seri, non può non piacerti il gelato!

Potrei raccontare i curiosi siparietti che vanno in scena sul divano quando mi avvicino alla mamma per abbracciarla o baciarla,  e tu come una guardia del corpo parti con la mano alzata e lo schiaffo caricato, al grido di “mia mamma!”.

Potrei raccontare che da quando sei nel tuo letto “da adulto” della tua cameretta nuova appena comprata, hai cominciato finalmente a dormire fino al mattino, e di conseguenza anche mamma e papà. A saperlo, l’avrei comprata prima!

Potrei raccontare i litigi tra te e tuo fratello, ma anche i tanti momenti di complicità e di gioco insieme, che mi rendono orgoglioso di voi.

Potrei raccontare la strana usanza di voi due di correre intorno al divano quando c’è la musica accesa, duetto che diventa una folle e felice carovana quando si aggiungono anche mamma e papà, in una rincorsa senza fine a suon di risate.

Potrei raccontare di come vuoi essere indipendente in tutto quello che fai, dal lavarti le mani, al mangiare da solo, al vestirti, al salire in macchina, all’usare un joystick bluetooth per comandare un gioco su un’Android TV.

Potrei raccontare di quando ti guardo dormire, felice e beato o nelle pose più assurde nel tuo letto, o come la scorsa notte abbracciato ad Iron Man, tu che praticamente neanche sai chi è, ma se te l’hanno regalato qualcuno dovrà pur essere.

Tante cose ancora potrei raccontarti, e altre ne avrò da raccontare nei momenti a venire, ma per il momento mi limito a dirti:

buon compleanno Matteo, sono stati 2 anni meravigliosi, continua ad accompagnarmi in questa splendida avventura!