Partenza

Fra 3 ore sarò in partenza per Roma, per un lavoro che finalmente vede il suo compimento dopo tanti anni di lungaggini e di tira e molla da parte di molte persone.

Ma qualcuno alla fine ci ha creduto davvero, e oggi avrò l’onere e l’onore di presentare il progetto in Vaticano al cospetto di grandi personaggi e autorità.

In realtà non sarò io a presentare il tutto, ma mia moglie Silvia, mia personale trainer e consulente di un progetto pensato e nato a 4 mani, che finalmente oggi vedrà la luce in modo molto ufficiale, dopo week end e nottate passati al computer a scrivere codice e relazioni, avendo bussato a molte porte e vedersene chiuse diverse in faccia.

Certamente non nascondo la mia soddisfazione per l’evento, e anche per il poter trascorrere finalmente un po’ di tempo con mia moglie, ma non posso ugualmente nascondere di sentirmi terribilmente in colpa per dover lasciare a casa i miei bambini.
Lorenzo dai nonni paterni, Matteo dai nonni materni, divisi per semplicità di gestione, sapendo purtroppo che a modo loro sentiranno la mancanza l’uno dell’altro.

Lorenzo mi manca già, avendolo salutato ieri mattina sulla soglia di casa mentre uscivo per andare al lavoro; Matteo è qui nel lettone al mio fianco che si rigira come una salsiccia sulla griglia già da un paio d’ore, in attesa della sveglia alle 5.00, quando poi lo saluterò e lo lascerò nelle fidate mani dei nonni.

Mi mancate già terribilmente figli miei, saranno 2 giorni lunghi senza la vostra presenza.

Curiosa la vita: noi genitori ci lamentiamo sempre di non avere mai tempo per noi perché sempre troppo presi dai figli, e quando ce l’abbiamo non facciamo altro che pensare a loro.

Ci riabbracceremo tutti domenica sera, per la solita, noiosa, frenetica, banale, pazza, meravigliosa vita di famiglia, tutti e quattro nuovamente insieme.

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